sabato 16 luglio 2011

Milano. Eletti i Presidenti delle Commissioni Bilancio (Stanzani), Pari Opportunità (Sonego), Sicurezza (Mazzali)

Milano, 15 luglio 2011 – Sono stati eletti i Presidenti e i vice Presidenti di tre Commissioni consiliari permanenti di Palazzo Marino. Mattia Stanzani (Pd) guiderà la Bilancio, Patrimonio, Tributi, insieme al vice Presidente Emanuele Lazzarini (Pd).
Anita Sonego (Sinistra per Pisapia-Federazione della Sinistra) presiederà la Pari Opportunità con Maria Elisa D’Amico (Pd) vice.
Mirko Mazzali (Sel) è stato eletto alla guida della Commissione Sicurezza e Coesione sociale, Polizia locale, Protezione civile e Volontariato. Vice Presidente è Gabriele Ghezzi (Pd).

venerdì 15 luglio 2011

cari miei elettori, mi avete voluto presidente della commissione sicurezza.......adesso ve la dovete vedere voi....

si sono stato eletto presidente della commissione volontariato, polizia locale, coesione e sicurezza....ho fatto il primo discorso e tutti si aspettavano proponessi l'abolizione dello stato, la proclamazione della stato sovietico comunista e l'obbligo di mangiare i bambini sotto i 3 anni..... sono stato , come al solito più moderato, ho proposto l'abolizione dell'universomondo, compresa la stella cometa, la proclamazione della dittatura del proletariato e l'obbligo per i bambini sotto i 3 anni di mangiare gli adulti. Hanno votato tutti a favore....adesso sono caz.i

Mirko Mazzali

martedì 12 luglio 2011

Mirko Mazzali ad Affaritaliani.it: "Grazie Farina, ma faccio un passo indietro

di Fabio Massa

Mirko Mazzali, consigliere comunale di Sel a Palazzo Marino, in un'intervista ad Affaritaliani.it, risponde al suo segretario provinciale Daniele Farina, che lo ha invitato a rimanere candidato presidente alla commissione sicurezza. Mazzali aveva annunciato, dopo un duro scontro con la capogruppo Pd Carmela Rozza, di voler rinunciare all'incarico. Farina: "Noi continueremo a sostenerti"

"Ringrazio il mio segretario, ma rimango della mia idea: voglio fare un passo indietro. Non ne faccio una questione politica, ma personale. Nella maggioranza c'è qualcuna (e sottolineo il femminile) che mi dimostra avversione"

Consigliere Mazzali, ormai è una battaglia corpo a corpo con Carmela Rozza...
Il problema non è personale. So solo che sono stati espressi prima dei veti, poi dei dubbi sulla mia competenza. Io ne faccio una questione politica, non personale. Se la minoranza non è d'accordo, è cosa normale. Ma se nella maggioranza c'è qualcuna (e sottolineo il femminile) che mi dimostra avversione...

Chiarisca questa avversione.
Ieri si doveva votare la mozione sui gettoni di presenza. Una questione di diritti, perché Sel non ha alcun interesse in questo senso. Io ero primo firmatario di una mozione che aveva l'assenso probabilmente anche della Giunta. Lei ha deciso di non farla votare, in modo inspiegabile.

E quindi?
Quindi sono uno che non ama le poltrone, e quindi se occorre faccio un passo indietro.

Esiste un problema Pd-Sel?
No, assolutamente. E' che io a volte non comprendo certe dinamiche.

Che cosa risponde al suo segretario Daniele Farina?
Io, a parte ringraziarlo, rimango della mia idea. Voglio fare un passo indietro. Decideranno in altre sedi: se riterranno che io sia la persona giusta, convintamente, compattamente, allora valuterò. Attualmente non sento questa convinzione. Se per il bene della giunta e della maggioranza è giusto che ci vada qualcun altro, io farò il semplice consigliere.

http://affaritaliani.libero.it/milano/mirko_mazzali_ad_affaritaliani_it_120711.html?ref=frame

Commento di Daniele Farina - Coordinatore Sel Provincia di Milano

Caro Mirko, condivido nel merito la tua e lo faccio anche perchè ho seguito da vicino le prime movenze di questo Consiglio Comunale e della più complessiva nuova avventura. Ritengo però che l'occasione di lavorare anche da un autorevole ruolo istituzionale per politiche alternative di convivenza e sicurezza sia particolarmente importante nella Milano mortificata dal centrodestra. Certo, sia tu che io sappiamo per passata e reciproca esperienza che questo lavoro si può fare in molti modi, dentro e fuori le istituzioni. Ciononostante molti soggetti sociali guardano con speranza al fatto che il vento nuovo cambi, anche su questi temi, la loro vita. Ti invito dunque a lasciare che siano eventualmente altri ad assumersi la responsabilità di negare contenuti e approcci che hanno trovato ascolto e programma nella lunga e bella campagna elettorale.

Coerentemente Sinistra Ecologia Libertà manterrà la tua candidatura alla Presidenza della Commissione consiliare. Penso che saremo in molti a contribuire al lavoro che saprai fare o a rimuovere gli ostacoli che si vorranno frapporre.



Un abbraccio

Daniele Farina Coordinatore Sel Provincia di Milano

Se è un problema faccio un passo indietro di Mirko Mazzali

mirko mazzali mazzali rinuncia alla presidenza della commissione sicurezza

Se è un problema faccio un passo indietro
di Mirko Mazzali

“Grazie ma io non gioco questa partita. Non sono stato eletto per vedere ammiccamenti fra parte della maggioranza e minoranza. Non sono stato eletto per vedere sgambetti, trappole, dispettucci, atteggiamenti arroganti. Non sono stato eletto per sentirmi dire: qui non si parla di diritti, qui si parla di politica. Il vento con la vittoria di Giuliano Pisapia è cambiato, qualcuna fa finta di non essersene accorta”.

“E’ per questo che intendo rinunciare alla offerta della coalizione di maggioranza della Presidenza della Commissione Sicurezza. Non sono interessato a una poltrona, mi interessa che si inizi ad amministrare Milano in modo nuovo, partecipato. Sto vedendo cose che non mi piacciono, protagonismi inutili ed atteggiamenti vendicativi. Sono sicuro che la capogruppo della maggioranza saprà scegliere un presidente più competente e preparato, anzi, se posso permettermi, il mio voto andrà proprio a lei, che mi dicono abbia già in passato dato ampie dimostrazioni di cosa intende per sicurezza, magari otterrà anche il voto della minoranza. Io rimarrò come semplice consigliere a difendere il successo di Giuliano Pisapia e tutte quelle scelte della giunta e sono sicuro saranno tantissime, che avranno come unico interesse quello dei cittadini”.

http://www.milanox.eu/mazzali-rinuncia-alla-presidenza-della-commissione-sicurezza/

Sicurezza, scontro Pd-Sel. Rozza: stop personalismi

Sicurezza, scontro Pd-Sel. Rozza: stop personalismi
Giovedí 07.07.2011 15:16


Carmela Rozza
Carmela Rozza
"Ho detto che abbiamo scelto il vice presidente della commissione sulla base delle competenze. Non parlavo certo di lui". Carmela Rozza, in un'intervista ad Affaritaliani.it, replica così a Mirko Mazzali (Sel), avvocato penalista e con una vita passata dalla parte di antagonisti e autonomi, indicato alla presidenza della commissione Sicurezza, che alla capogruppo del Pd dice "non metta in dubbio la mia professionalità".

"Prima di tutto conta la funzionalità dell'attività del Consiglio comunale e della giunta", aggiunge la Rozza. "Noi siamo chiamati a governare Milano e quindi invito tutti a superare i propri personalismi e a ragionare su come portare avanti il governo di questa città su tutti i fronti a partire dalla Sicurezza".

LA DICHIARAZIONE DI MAZZALI

Leggo di allarmanti dichiarazioni della Capogruppo del Pd, consigliera Carmela Rozza, sull'ipotesi di una mia candidatura alla Presidenza della Commissione comunale Sicurezza e Coesione Sociale. Ogni critica è lecita e ben accetta, anche le ipotesi dei consiglieri Salvini e De Corato di marcarmi a uomo o di abolire la commissione, non è però tollerabile mettere in dubbio, come sembra avere fatto il capigruppo del Pd, la mia professionalità e competenza. Se la consigliera Rozza oltre che Capogruppo, Presidente della Commissione comunale Bilancio aspira anche alla Presidenza della Commissione Sicurezza avrà il mio voto, sperando che non decida, in un domani, anche di cercare di sostituirsi al Sindaco. Quanto a me, se dovessi essere eletto, cercherò di collaborare con tutti i consiglieri che hanno a cuore l'interesse di Milano". Così il consigliere di Sel, Mirko Mazzali, indicato alla presidenza della commissione Sicurezza del Comune a Carmela Rozza.

http://affaritaliani.libero.it/milano/carmela_rozza_mirko_mazzali_sicurezza070711.html

giovedì 30 giugno 2011

Interrogazione sulle condizioni del carcere S.Vittore

INTERROGAZIONE
Oggetto:

I sottoscritti Consiglieri,
premesso che:
il 1o maggio 2011 una delegazione guidata dalla Deputata On. Rita Bernardini e dal senatore On. Marco Perduca, accompagnata tra gli altri dall'On. Marco Cappato si recò a visitare il carcere di San Vittore a Milano, e da quella visita sono tratte le informazioni oggetto di questa interrogazione;

nel corso della visita ispettiva la delegazione fu accompagnata dall'ispettore superiore Mario De Michele e, in alcune fasi, dalla direttrice dell'istituto, dottoressa Gloria Manzelli; le sezioni visitate furono la terza, la quinta, le sesta, il “centro clinico” e la sezione femminile; la seconda e la quarta sezione sono chiuse una perché dichiarata totalmente inagibile e l'altra in ristrutturazione;



il 1o maggio erano presenti nel carcere di San Vittore 1.641 detenuti, 1.537 uomini e 104 donne a fronte di una capienza regolamentare consentita di 712 posti; il 65 per cento dei detenuti sono stranieri e il 70 per cento sono in attesa di giudizio; i tossicodipendenti dichiarati sono 230; i casi psichiatrici sono circa 400; a fronte di organico della polizia penitenziaria stabilito dal Ministero di 990 unità, gli agenti effettivamente presenti sono 34 donne e 308 uomini;





la delegazione ha visitato celle di 7 metri quadri ove erano ristretti tre detenuti e celle di 13 metri quadri dove ce ne erano 9 o 10; l'amministrazione non fornisce i mobili per riporre gli effetti personali né gli sgabelli per tutti i detenuti perché altrimenti diverrebbe pressoché impossibile muoversi all'interno della cella; cella ove quasi tutti i detenuti passano almeno 20 ore al giorno nella più completa inattività; i detenuti che lavorano, infatti, sono in tutto 280 (meno del 20 per cento) per un periodo limitato ed esclusivamente alle dipendenze dell'amministrazione per mansioni interne all'istituto poco qualificanti (pulizie, porta-vitto, e altro); per questa situazione, la delegazione è dell'avviso che i detenuti siano vittime di trattamenti disumani e degradanti;

non solo le celle, ma anche le caserme ove alloggia la polizia penitenziaria sono poco dignitose: stanze-celle con sbarre alle finestre, senza bagno e doccia, ove alloggiano 2 agenti e altri due si appoggiano usandole come spogliatoi;



il cosiddetto «centro clinico» è carente e sarebbe meglio definirlo «una grande infermeria», visto che le visite specialistiche, gli interventi chirurgici anche semplici e i ricoveri vengono effettuati all'esterno con le conseguenti problematiche di traduzioni e piantonamenti che pesano sull'organico già carente degli agenti; si registrano, per esempio, 5/6 casi di dialisi al giorno che si effettuano all'esterno perché il centro clinico non è attrezzato; le transessuali si trovano in celle del reparto protetto e lamentano il mancato accesso alle cure ormonali cui si sottoponevano prima di essere arrestate; solo nel reparto «la nave» che ospita circa 60 detenuti tossicodipendenti quasi tutti in cura metadonica è stato possibile riscontrare attività trattamentali volte al recupero sociale dei reclusi: celle aperte, attività varie dalla mattina fino alle 16 30 del pomeriggio; contatto costante con personale qualificato in particolare psicologi;

quanto alle condizioni di vita degli stranieri, in molti lamentano di non avere un'adeguata assistenza legale, molti sono infatti coloro che sono assistiti da un avvocato d'ufficio e che ricevono poche informazioni sulla loro condizione processuale; per i musulmani non esiste nell'istituto una stanza per il loro culto e nelle celle, dato il sovraffollamento, è quasi impossibile pregare; alcuni lamentano il fatto che le domande per accedere ai corsi di italiano sono ferme da due mesi; difficoltà si registrano da parte di coloro che, non avendo familiari in Italia, chiedono di poter telefonare sui telefoni cellulari o perché i congiunti non dispongono di un apparecchio fisso o perché è difficile raggiungerli a casa;



nel VI reparto tutte le celle sono da 6 letti in uno spazio di 12 metri quadri; molte celle hanno la disposizione dei letti tale per cui è impossibile aprire la finestra secondo i dati forniti dall'amministrazione, dovrebbero essere una cinquantina i detenuti che si trovano ristretti solo per il reato di clandestinità e che, in base al pronunciamento della Corte europea di giustizia, dovrebbero essere scarcerati; sono inesistenti palestre o luoghi attrezzati ove poter svolgere attività fisica almeno durante le ore d'aria; gli unici posti accessibili sono i cosiddetti «passeggi», peraltro superaffollati;



INTERROGA IL SINDACO E L’ASSESSORE COMPETENTE per conoscere



-se il Sindaco a l’Assessore interrogati siano a conoscenza della situazione descritta in premessa, e se abbiano valutato i rischi di emergenze sanitarie e in quale modo il Comune di Milano è pronto, di concerto con altre istituzioni, a farvi eventualmente fronte;



-quali urgenti iniziative si intendano assumere nei confronti del Governo al fine di esigere che la casa circondariale di San Vittore rientri nella dimensione regolamentare dei posti previsti;



-se siano stati informati di progetti di chiusura o, al contrario, di riqualificazione dello storico istituto milanese e, nel caso, se si ritenga utile l’avvio di una formale richiesta al Ministro della giustizia al fine di renderli noti, e infine quale sia la posizione dell'amministrazione su tali progetti. -se si prevedano progetti di ristrutturazione delle caserme degli agenti di polizia penitenziaria; -in che tempi sia stato previsto il completamento dei lavori della sezione in ristrutturazione e se i fondi stanziati siano sufficienti; -se ed in che modo si intendano potenziare le attività trattamentali dei detenuti, in particolare quelle lavorative, di formazione, sportive e scolastiche; -se non si intenda sollecitare una maggiore collaborazione tra amministrazione e ASL affinché possa essere garantito il diritto alla salute dei detenuti; -se la ASL abbia rilasciato i periodici documenti di idoneità dell'istituto, a che data risalga l'ultimo, cosa abbia scritto, nel rilasciare la certificazione, in merito al sovraffollamento delle celle detentive, allo stato della struttura edilizia, degli impianti elettrico idraulico e di riscaldamento, degli infissi, all'idoneità del centro clinico; -quali provvedimenti di competenza, in particolare relativamente alle competenze del Sindaco in materia sanitaria, ritengano opportuno adottare, negli ambiti di rispettiva competenza, al fine di garantire il rispetto del terzo comma dell'articolo 27 della Costituzione;